LO “STOP” DEL “SEVERI” ALLA VIOLENZA DI GENERE

Premiato a Roma il cortometraggio realizzato dagli studenti dello Scientifico di Frosinone

 

Il Liceo Scientifico “Francesco Severi” di Frosinone si è classificato al primo posto per la sezione Cortometraggi (Audiovisivi) del Concorso “Liberiamoci dalla Violenza” grazie all'alunno Dimitrie Daniel De Nardis della 5B** ad indirizzo sportivo che, con la collaborazione dei compagni di classe Rachele Compagnone, Benedetta Cianni, Matteo Sarzi e di Edoardo Mercurio della 5D tradizionale, ha scritto, diretto e realizzato l’originale cortometraggio "Stop". Il suggestivo lavoro, risultato di un percorso di educazione all’immagine, di approccio alla recitazione e di sensibilizzazione documentata sull’argomento, ha ben messo a fuoco il tema del contrasto ad ogni forma di violenza, in particolare quella psichica, che in modo subdolo può segnare per sempre corpi e menti di chi la subisce.

 

Martedì scorso, 28 gennaio 2025, presso l'Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati si è tenuto un significativo evento dedicato alla lotta contro la violenza di genere, organizzato dall'Associazione Co.Tu.LeVi. Roma in collaborazione con l'Area Formazione di StudioCataldi.it, quest'ultima diretta dall'Avv. Ylli Pace, Senior Partner dello Studio Legale Cataldi e Direttrice Area Formazione. Dalle 15.00 alle 18.00 numerosi esperti, provenienti da diversi ambiti professionali, hanno affrontato con unità d’intenti il tema della violenza attraverso molteplici prospettive.

 

L'iniziativa, realizzata con straordinaria passione, costanza e dedizione dagli Avv.ti Ylli Pace, Responsabile del Progetto Scuola di Co.Tu.LeVi. Roma, dall'Avv. Romina Lanza Responsabile Co.Tu.Levi Roma, e dall'Avv. Bartolomeo Giordano - Responsabile Dipartimento Diritto Penale della Co.Tu.Le.Vi Roma, è il risultato di un intenso lavoro preparatorio che ha coinvolto anche i ragazzi di alcuni licei della capitale.

 

Il concorso rivolto agli studenti era articolato in tre macroaree creative, riferite a relative commissioni tecniche formate da giudici di prestigio, ciascuna delle quali ha consentito di affrontare il tema della violenza attraverso diversi linguaggi e forme espressive: scrittura creativa; fumetti; cortometraggi. Il contributo del “Severi” è stato determinante: ha partecipato a più di una macroarea grazie anche ad altre classi impegnate nella gara, la 5A** ad indirizzo sportivo e la 5B tradizionale.

Un successo, come sottolineano gli organizzatori. "Il concorso nasce dall'idea di dare voce ai ragazzi attraverso la scelta di tre strumenti comunicativi. Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione – sottolinea l'avvocato Romina Lanza – i ragazzi hanno aderito all'iniziativa e speriamo di crescere sempre di più: sarebbe bello creare un concorso anche a livello nazionale, per dare ancora più forza e valore al nostro operato, allargare il campo di azione, sensibilizzando sempre di più i ragazzi, le scuole, la politica, e soprattutto le famiglie, che troppo spesso non si accorgono, anche per mancanza di strumenti adatti, dei disagi e dei pericoli che minacciano i loro figli".

 

Grande apprezzamento per il lavoro svolto dagli studenti proviene dalla commissione scientifica composta da avvocati penalisti del Foro di Roma e dal regista Umberto Marino, dall'attore Luca Ribezzo e della produttrice Gabria Cipullo. Lusinghiera e incoraggiante la motivazione del premio ai liceali frusinati, meritevoli soprattutto per aver colto con grande sensibilità la dimensione tutta interiore della violenza e per averla “tradotta” in immagini intense e coinvolgenti: "Per aver saputo trasmettere emozioni complesse come il disagio e la frustrazione, utilizzando strumenti sottili e delicati. La scelta di basarsi esclusivamente sullo sguardo della protagonista suggerisce un'intensità emotiva che non ha bisogno di parole che non ha bisogno di parole per comunicare la sofferenza interiore. La musica di sottofondo, ben scelta, amplifica queste sensazioni senza sovrastarle. Gli stacchi sul nero, utilizzati in modo efficace, lasciano spazio per la riflessione. L'assenza di violenza esplicita è un altro aspetto centrale che consente l'evocazione di una tensione sottile e inquietante".

La Dirigente Scolastica, dottoressa Antonia Carlini, e tutti i componenti della grande famiglia del Liceo “Severi” si congratulano con i bravissimi studenti, al primo posto in una competizione così sentita e di alto profilo, e ringraziano i docenti che hanno sostenuto l’iniziativa e accompagnato la giovane delegazione a Roma, la professoressa Alida Berardi e il prof. Romolo Martufi, che figura nel corto in un significativo “cameo”.

Violenza di genere
res11 res2 res3 Res4