UNA VITA PER LA SCUOLA

UNA VITA PER LA SCUOLA

Ci ha lasciati, all’età di 89 anni, Maria Pia Spaziani D’Emilia, storica dirigente scolastica di Liceo Scientifico “Francesco Severi” di Frosinone

 Non è stata “una” preside, figura fra le tante che hanno sfiorato il percorso scolastico di moltissimi studenti e segnato la vita lavorativa di parecchi insegnanti. Per coloro che l’hanno conosciuta, che hanno studiato e lavorato sotto la sua impeccabile dirigenza, Maria Pia Spaziani D’Emilia è stata “la” preside per antonomasia. Una donna, fatto non irrilevante, in un ambito lavorativo popolato sì da presenze femminili, ma (soprattutto in passato) caratterizzato da classi dirigenti al maschile. Una figura autorevole, solo apparentemente autoritaria: preparata, ferma nelle sue decisioni ma sempre gentile, aperta al dialogo, e, in una parola, moderna, al passo con i tempi, curiosa e attenta alle trasformazioni in atto nel mondo della scuola e nella società.

Docente di Matematica e Fisica al Liceo Classico “Norberto Turriziani” di Frosinone dall’anno scolastico 1960/61 (a seguito di incarichi prima presso l’avviamento professionale a Fiuggi, poi di un anno di servizio presso l’istituto per Geometri di Frosinone), ha formato generazioni e generazioni di studenti divenuti, nel tempo, studiosi di alto livello, professionisti stimati, persino dirigenti scolastici (fra questi ultimi la professoressa Adriana Anelli, sempre al “Severi”). Il suo, però, era evidentemente un destino fin dall’inizio della carriera: in quei primi anni di insegnamento era stato istituito presso il classico un corso sperimentale ad indirizzo scientifico; la D’Emilia si dedicò anima e corpo al nuovo indirizzo di studi, stimolando gli studenti, curiosi e molto motivati, e attivando modalità di recupero in un’epoca in cui la scuola italiana non ne considerava lontanamente la necessità per i ragazzi più svantaggiati. Finalmente, nel 1968, il liceo scientifico diventò autonomo: nacque il “Francesco Severi” di Frosinone, ancora oggi presidio di cultura, formazione e istruzione per tutta la provincia e oltre. Il Provveditore agli Studi di allora, Pasquale Orciuolo, conferì alla professoressa D’Emilia l’incarico di presidenza nel neo liceo sulla base delle note di qualifica e di merito del preside Michelangelo Simoni. A quel tempo, infatti, non erano previste graduatorie, e gli incarichi di presidenza temporanei erano affidati alla discrezionalità del provveditore. I primi anni non furono facili: una sede lontana dal centro del capoluogo (presso l’incrocio per l’aeroporto), e gli ambienti sprovvisti di tutto, dalla palestra ai laboratori, dagli spazi ricreativi agli arredi e sussidi audiovisivi. E poi, a seguire, le proteste degli anni caldi della rivolta studentesca, con forti ripercussioni anche nelle scuole del frusinate.

Intanto il “Severi” cresceva, sia riguardo al livello professionale dei suoi insegnanti, sia riguardo ai numeri di iscritti; nel 1981 si concludeva la presidenza di Giuseppe Calenda, e poi, finalmente, la titolarità di Maria Pia Spaziani D’Emilia. Gli anni che seguirono furono per il liceo di ulteriore crescita, di confronto con il mondo esterno: olimpiadi di Matematica, Fisica, Chimica, competizioni, concorsi, gare, promozione dello studio delle lingue straniere, progetti; gruppi di eccellenti insegnanti alle prese approfondimento e attività di ricerca, progettazione educativo-didattica, sperimentazione metodologica. I numeri delle iscrizioni videro la lungimirante preside anche particolarmente attenta nell’intercettare i bisogni del territorio: gli iscritti dello scientifico frusinate erano (comprensibilmente) tanti, forse troppi, e occorreva creare una sede associata. Nell’anno scolastico 1988/89 nasceva così, grazie al suo diretto interessamento, il Liceo Scientifico di Ceccano, prima come “costola” del “Severi”, poi come istituto autonomo a distanza di diversi anni.

Studenti e insegnanti, del passato e del presente – considerando il fatto che il “suo” liceo è oggi il primo scientifico della provincia secondo le classifiche Eduscopio-Fondazione Agnelli – le devono molto. Un intero territorio, cresciuto culturalmente e, di conseguenza, anche socialmente ed economicamente in virtù del suo instancabile percorso professionale (da cui sono scaturite competenze e professionalità spese per il bene di tutti), deve moltissimo alla sua serietà e alla sua incrollabile fiducia nel valore profondo della formazione e dell’istruzione. Anche i dirigenti e le dirigenti della scuola di oggi possono guardare a lei come a un esempio di grande energia e coraggio, da seguire e fare proprio per le sfide del futuro.

Grazie infinite, cara preside Maria Pia Spaziani D’Emilia.