Vincono, e non solo 'sul campo',

Oltre che nelle attività agonistiche si distinguono anche nella scrittura. Sono gli studenti dell'indirizzo sportivo del liceo scientifico di Frosinone, vincitori di un importante concorso, "Il coraggio e la lealtà. I valori del rugby al femminile", per il quale hanno redatto un tema. Si tratta delle alunne Laura D'Onofri e Erika Di Palma, frequentanti la classe I A indirizzo sportivo, le quali hanno avuto la possibilità di assistere all’incontro Italia-Francia di rugby lo scorso 11 marzo, ma soprattutto hanno avuto la possibilità di cantare l’inno d’Italia sul campo insieme alla nazionale Italiana. Nel loro elaborato, le studentesse hanno messo in luce l'importanza e il ruolo delle donne in uno sport di tenacia e resistenza come il rugby, praticato dagli studenti stessi del liceo Severi nel corso dell'anno scolastico e dunque apprezzato attraverso la pratica diretta delle sue regole. Dalla giuria del concorso sono stati apprezzati l'entusiasmo e l'originalità delle osservazioni delle due studentesse, oltreché la linearità e la precisione del loro stile scrittorio, doti per le quali sicuramente continueranno a brillare presso il nostro liceo frusinate. Di seguito alleghiamo il testo del loro tema.
I VALORI DEL RUGBY AL FEMMINILE: IL CORAGGIO E LA LEALTA'
Trenta persone in un campo cento metri per settanta, quindici componenti per squadra. Non solo atleti, ma anche atlete, che hanno l'obiettivo di raggiungere la "meta" con il pallone, attraversando la difesa della squadra avversaria, per vincere e arrivare sempre più in alto in classifica. Tutto questo tra placcaggi, scontri, contatti fisici, ruck e tanto altro. Questo è il rugby, un bellissimo sport di squadra, nel quale c'è molto contatto tra avversari, ma anche il rispetto degli avversari, sempre ed in tutte le categorie, maschili e femminili. Il rugby non è un "gioco violento" , perchè a rugby si gioca non solo con le mani e con i piedi, ma soprattutto con la testa e con il cuore. Il rugby è coraggio e lealtà. Se così non fosse, non si sarebbe diffuso in circa 80 Paesi del Mondo, partendo dalla Scozia, dove è' nato nel 1823. Anche quello femminile si sta diffodendo rapidamente, nonostante sia iniziato molto recentemente. Infatti si riteneva che tale sport fosse poco adatto alle donne, e invece le donne che lo praticano sono determinate nel realizzare i propri sogni con forza e coraggio. Esse hanno sempre un comportamento corretto e si impegnano sempre al massimo, non si rassegnano mai, neanche dopo una sconfitta. Fino a qualche tempo fa parlare di questo sport al femminile sembrava quasi assurdo. Le donne, invece, hanno aggiunto più valore alla disciplina del rugby, grazie alla loro naturale predisposizione all’autocontrollo, alla tenacia, alla pazienza e al coraggio. Ed oggi, dunque, ci sono molte manifestazioni riguardanti il rugby femminile, ad esempio, in Italia, il torneo internazionale di Mirko Petternella. In passato le squadre coinvolte erano poche, ma ultimamente sta riunendo molte atlete per ricordare un “Uomo di Rugby”. Noi, alunne dell’indirizzo sportvo del primo anno del liceo scientifico "F. Severi", abbiamo avuto la fortuna di poter conoscere da vicino e praticare questo affascinante sport. Aspettavamo con ansia le ore del lunedì o del sabato per giocare e divertirci tutti insieme, alunni ed alunne, sul campo. E' stata un'esperienza che ci ha coinvolto tutti, senza distinzione. Durante le ore di pratica sul campo abbiamo imparato le regole, i passaggi, i placcaggi ed abbiamo provato a giocare anche qualche partita, con il nostro
grande allenatore Giampiero, da noi soprannominato Giampy. Noi ragazze non ci siamo mai tirate indietro ed abbiamo dimostrato di poter essere alla pari con i ragazzi e soprattutto di avere coraggio. Adesso non vediamo l'ora di ricominciare a praticare questo sport, perchè ci ha insegnato il significato di "gioco di squadra" e ci ha fatto capire che nel rugby la fortuna non conta. Le cose importanti sono la voglia di lottare, la testa e soprattutto il cuore. Ed in questo le donne sono grandi…...
Erika Di Palma e Laura D'Onorio (1A Sportiva)
foto sportive

