Respirando veleni


Oggi ho deciso di scrivere a proposito di un tema che a molti appare astratto e banale: l’aria che respiriamo.

 

Secondo gli ultimi rilievi, Frosinone si trova nella ‘top 10’ delle città più inquinate d’Italia dell’anno concluso da una manciata di giorni, ed è proprio al primo posto. Il problema, secondo Legambiente, sta nel fatto che si conoscono i rimedi, ma questi non vengono poi applicati.

Probabilmente, la maggior parte delle persone, ritiene che si tratti di un’esagerazione di qualche ambientalista folle.

Ma è davvero ignoranza in materia,disinformazione, o solo pigrizia?

La prima ipotesi, trovandoci nell’era tecnologica in cui per informarsi basta un click, è inaccettabile. Mentre la seconda, ahimè, è quella che più si avvicina alla realtà delle cose.

Basterebbe poco per svegliarsi, per realizzare che il continuo aumento dei livelli di inquinamento dell’aria, non nuocerà solo all’ambiente (che è in grado di adattarsi) ma anche a noi, che invece non siamo in grado di vivere respirando veleni. Basterebbe un attimo. Forse non è TUTTA colpa del cittadino pigro, dato che viviamo in un Paese in cui si preferisce trivellare il mare in cerca di petrolio, convinti che sarà “l’oro nero” a risolvere i problemi. Ma sicuramente giochiamo la nostra fondamentale parte, disinteressandoci al miglioramento delle cose,delegando ad altri scelte che interessano direttamente la nostra salute. Forse, leggendo ciò, vi tornerà alla mente qualche frammento delle pochissime lezioni affrontate su questo tema… (Altro fattore scandaloso, la scarsa o addirittura mancante attività didattica al riguardo).

So che non servirà a molto, ma mentre i più continueranno a sostenere che il problema non è risolvibile, o che non è di certo il rally in centro ad accrescere il problema dei pm10, magari qualcuno uscirà di casa lasciando le chiavi della propria automobile sul tavolo. Qualcuno uscirà di casa durante le Domeniche ecologiche che sono in programma, e si godrà la propria città senza respirare polveri sottili appena sfornate. E a quel punto, non avrete fatto un favore a nessun’altro, se non a voi stessi.